I traguardi della tecnologia

E’ il caso di dirlo. La tecnologia che spesso ci rende schiavi, qualche volta, nel vero senso della parola, ci rende liberi.

Credo proprio che Stefano Gugliotta (leggi qui la sua storia) stia ancora ringraziando l’inventore dei videofonini.

Senza il telefonino che ha immortalato il pestaggio arbitrario e gratuito subito dalla polizia, sicuramente sarebbe ancora in carcere. Magari corcato di botte in cella un altro paio di volte, tanto per gradire, andando a

L’Ira Achea

Sarà che per i compagni greci la resistenza antifascista contro i colonnelli è cosa più recente (la cacciata dei colonnelli è del 1974), sarà che il Partito Comunista (Marxista-Leninista) di Grecia (KKE) raccoglie i consensi del 9,5% degli elettori…. (l’altro partito comunista prende un altro buon 4% dei voti) fatto sta che la reazione ai soprusi della divisa è tutt’altra cosa rispetto alla nostra Repubblica delle Banane.

Nel corso degli scontri ad una manifestazione contro le riforme della scuola e delle Università greche del 6 dicembre scorso, il 15enne Alexis Andreas Grigoropoulos, viene ucciso con

Assoluzioni per i massacri alla scuola Diaz

Ecco la sentenza del 13/11/2008 sui massacri e sugli arresti illegali della Polizia alla Scuola Diaz durante il G8 di Genova 2001. Tredici agenti condannati e Sedici assolti. Fra gli assolti ci sono tutti i vertici di Polizia.

Nessuna condanna per l’ordine di inscenare il ritrovamento delle bombe molotov, realizzate dagli stessi sbirri, a giustificazione del massacro compiuto da

G8 – Bolzaneto: In Italia la divisa la passa sempre liscia

il capo digossino alessandro perugini (maglietta gialla) mentre pesta coraggiosamente un ragazzino di 15 anni.

Emessa la sentenza per il processo sulle torture di Bolzaneto durante il G8 di Genova. Come avevamo previsto in un post precedente, solo lievi condanne per gli imputati.

Con condanne che vanno da 6 mesi a 5 anni e 8 mesi per complessi 23 anni. Ridotte di un terzo sia il numero dei condannati che l’ammontare delle condanne delle già ridicole richieste dei PM.

Eccoli qua i condannati:

Antonio Biagio Gugliotta, ispettore della polizia penitenziaria a 5 anni

Alessandro Perugini, numero due della digos di Genova, a 2 anni e 4 mesi

Anna Poggi, ispettore, a 2 anni e 4 mesi

Daniela Maida, ispettore superiore, a 1 anno e 6 mesi

Antonello Gaetano, a 1 anno e 3 mesi,

Matilde Arecco, Natale Parisi, Mario Turco e Paolo Ubaldi ad 1 anno

Massimo Luigi Pigozzi a 3 anni e 2 mesi

Barbara Amadei a 9 mesi, Alfredo Incoronato a 1 anno, Giuliano Patrizi a 5 mesi

Condanne anche per i medici Giacomo Toccafondi, ad 1 anno e 2 mesi, e Aldo Amenta a 10 mesi.

Da quanto viene riferito, i condannati almeno non beneficeranno dell’indulto.

Restano puliti ed immacolati i veri mandanti delle violenze del G8 di Genova. Coloro che, all’epoca al governo, visitarono con soddisfazione le caserme trasformate in lager.

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Più di 10 morti sul lavoro in 48 ore

Mentre nelle ultime 48 ore più di 10 persone (non si riesce a tenere neanche il conto preciso) sono morte al lavoro, mettendo in luce la totale mancanza dello Stato di Diritto in Italia… Cosa fa il governo?

Il ministro Sacconi suggerisce che in Italia il problema è che si fanno troppi scioperi.

Intanto, dopo che il nano milanese ha promesso a Georghe Bush di inviare ulteriori soldati italiani a sostenere l’occupazione dell’Afghanistan (per poter godere di vantaggi economici in Iran), come “dimostrazione della presenza dello Stato” manda 2500 soldati a pattugliare le “aree critiche” delle maggiori città italiane. In Italia, pur avendo un rapporto di forze dell’ordine (guardia di finanza, polizia, carabinieri ecc. ecc. ecc.) per abitante spropositato rispetto al resto d’Europa, si è deciso che il problema maggiore è la scarsa presenza di sbirri per strada. Per i soldati che parteciperanno alle operazioni è previsto un aumento medio dello stipendio di circa cinquecento euri.

E qualche fondo in più per i controlli sulla sicurezza sul posto di lavoro?

G8 2001: Impunità per gli sbirri torturatori di Bolzaneto

Con una rabbia che ancora rode il fegato, il Soviet si trova costretto a commentare le ultime notizie riguardanti il processo sulle violenze della Caserma di Bolzaneto, il “centro di detenzione temporanea” che, durante il G8 di Genova, fu il teatro delle torture inflitte agli arrestati durante le manifestazioni ed al blitz alla scuola Diaz.

360 persone, comprese ragazze ed anziani, furono sottoposte a tortura ed alle peggiori umiliazioni da parte di questi aguzzini, fra cui si annovera anche la partecipazione di donne poliziotto e medico. Per i 44 imputati, il PM ha richiesto solo 76 anni di condanna complessiva. Praticamente niente.

Molti i nomi dei carnefici, fra tutti spicca l’operato del “dottor” giacomo toccafondi, medico chirurgo della polizia penitenziaria, accusato di una condotta degna di un agente della Gestapo, o massimo pigozzi, numero due della digos di Genova, accusato di aver strappato in due la mano di un ragazzo per il quale i PM hanno chiesto solo 3 anni e 11 mesi.

In mezzo a quell’inferno solo