Un paese al capolinea

Eccoci qui, ancora una volta a dover scrivere sull’ennesima porcata proveniente dalla Banania.

Alla fine lo psiconano c’è l’ha fatta anche questa volta. Il governo del bunga-bunga, del debito pubblico ed evasione fiscale che vanno verso vette mai raggiunte, sopravvive, mentre il paese delle banane è in agonia. Inspiegabile o quasi. Dopo la campagna acquisti delle ultime settimane pare che il cavaliere sia riuscito a raccimolare 314 contro 311.

Aldilà dei numeri, risulta particolarmente difficile descrivere una situazione del genere quando si vive ormai da più di sette mesi all’estero. Ancora più difficile risulta poi spiegare il fenomeno berlusca ai francesi. Un popolo abituato a scendere in piazza e a far bordello, ma quello vero, per molto ma di molto meno.

Oltre al classico tormentone “Materazzìììììì!” ancora in voga dopo 4 anni, la domanda più gettonata è: “ah italien!? Pardon moi mec… mais putain, parce que Berlusconi? Vous etes foux en Italie ou quoi?”.

La risposta più frequente è quella di portarsi una mano davanti alla faccia e scuotere la testa. Gesto che riscuote sempre l’ilarità collettiva, seguito dal tentativo di consolazione da parte degli ipereducati francesi, con il loro “desolé”, quando si accorgono aver toccato una ferita profonda ed ancora aperta. Troppo gentili per infierire su un argomento forte come questo, cercano spesso di riparare dicendo “ne t’inquiète pas mec… Sarko s’est pareil”.

Ma col cazzo che è uguale! Io metterei la firma per avere un pezzo di merda come Sarkozy al posto dello psiconano!

Spiegare il perché ci si ritrovi, da 15 anni, uno come lo psiconano al governo non è mai semplice – specialmente a stranieri che vivono in un paese civile  – ma ormai – data la frequenza della domanda – ho già preparato un discorso chiaro e diretto (che qui traduco per risparmiarmi gli accenti della versione francese). “Il problema più grosso, è che la maggior parte degli italiani si merita Berlusconi. L’italiano medio invidia, questo piccolo ed insulso uomo arricchitosi grazie ai favori della politica, ed entrato in politica per evitare la prigione. In più non c’è neanche un’alternativa. La sinistra italiana non esiste più da circa 20 anni”.

Il bello è che la generalità dei francesi con cui ho parlato (destrorsi, ipersinistri e anarchici) – spesso descritti come degli alteri e degli stronzi nei confronti degli italiani, in realtà stravedano per noi e per il nostro paese – mi dicono che noi il berlusca non ce lo meritiamo… che l’Italia e gli italiani sono un paese ed un popolo dalla cultura meravigliosa (forse perchè in contatto con italiani immigrati) e che è giunta l’ora che scendiamo per le strade e prendiamo a calci in culo questo mafioso di merda. Inutile dire che quando sento queste parole mi senta salire un certo magone che fa male all’anima mia comunista.

Ma ora basta. Oggi è il giorno di riposo del Ministro Plenipotenziario della RPMN, che preferisce andarselo a godere importunando belles filles per la Rue des Divorces (alias Rue S.Catherine) e a bere un bel boccale di birra e Picon piuttosto che rovinarselo pensando al nano. Un saluto a tutti gli amici e compagni della RPMN.

Un solo grido a pugno chiuso “Résistance!”

5 Risposte to “Un paese al capolinea”

  1. Un governo demmerda ….. Con mafiosi ladri nostalgici fascisti ecc.. ecc.. con un presidente del consiglio pluriindagato…. Che bel governo 😉

    • sono daccordo e, finalmente, un po’ di gente comincia a stare in campana ed a riflettere su quanto gli propinano per televisione e si regola di conseguenza

  2. berlusconi …………….. zombie !!!!!!!!!!!!

  3. scusate il mancato apostrofo di “d’accordo”

  4. con questi masochisti di elettori (a morcella, castello delle forme, san valentino, ecc. ce ne sono tanti) speriamo che non ricominci tutto da capo !

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